Polenta
g. 500 di farina di granoturco 2 litri d’acqua una bella manciata di sale grosso.
Preparazione:
La polenta migliore si ottiene cuocendola nel camino su fuoco di legna ma poiché, specialmente nelle città, è difficile possederlo, procedete cosi:fate bollire l’acqua nel paiolo (meglio se di rame non stagnato), aggiungete il sale e, appena sarà sciolto, versate la farina a pioggia, rimescolando velocemente con l’apposito bastone di legno. Tenete il fuoco vivo finché riprenderà il bollore. Abbassate un po’ la fiamma perché in questa fase la polenta è molle e gli schizzi possono produrre dolorose scottature. Continuate a rimescolare dal basso in alto per almeno 45 mm. Alzate quindi al massimo la fiamma per far formare una crosticina sul fondo e sulle pareti del paiolo, senza rimescolare. Scuotete infine il paiolo e versate la polenta sul tagliere rotondo di legno. Copritela con un tovagliolo e, dopo qualche minuto, servitela, tagliandola con un filo di refe dal basso in alto o con l’apposito coltello di legno che, in genere, viene venduto. Le dosi sono indicative: a seconda se si usa farina di granoturco macinata a grana grossa, media o fine, o se si desidera una polenta più o meno soda. Se durante la cottura la polenta fosse troppo molle, aggiungete un po’ di farina di granoturco, spolverizzandola sulla superficie; se invece fosse troppo dura, aggiungete, poco per volta, dell’acqua o del latte bollente. Se non avete il tagliere di legno, mettete sotto la polenta, prima di versarla, un tovagliolo.
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